Ancora una volta bravi! Siamo stati capaci di dimostrare le grandi qualità della razza bracco francese, il risultato del serio lavoro che nel corso di questi pochi anni abbiamo fatto nella selezione che ha condotto alla creazione di una vera e propria sotto popolazione tutta Tricolore. I bracchi francesi di allevamento italiano si sono imposti nel confronto con i migliori del momento delle altre razze continentali nella verifica funzionale articolata in una formula che mira ad evidenziare oltre la qualità anche le concretezze del cane da caccia, considerando in più anche l’aspetto morfologico. Made in Canada Axel, (da Gard del Sandalyon e Daisy di S.Donato), Feal, (da Elfo e Bonny), Iacopo di S.Donato, (da Boscuu du Clos de Gaou e Ula), Spino di Apollo, (da Brix del Limoncello e Onda di Apollo), Ablen del Guardengo, (da Flash de Chantoizeau e Genna del Guardengo) e Coky di Apollo, (da Barone e Onda di Apollo), questi i nostri “Cavalieri“, coloro che hanno corso per il CIBF conducendo il Club alla vittoria finale senza mezzi termini. Accanto a loro pronti all’evenienza anche Nanà, (da Ciro e Vasia di S.Donato), e Lino di S.Donato, (da Jacopo di S.Donato e Coe), che hanno costituito le due riserve. Compatto il gruppo di Amici che hanno condotto la nostra bandiera durante questo evento: Roberto, Ottavio, Omar, Maurizio e Giancarlo erano accanto a Marco ed hanno vissuto in scontata sintonia tutta l’avventura della Coppa a Pian di Spino. I terreni impegnativi di queste zone non hanno spaventato ne limitato i nostri cani che hanno manifestato in pieno qualità di razza, atletiche e venatiche con grande desiderio a reperire la selvaggina. Tutti sono arrivati con grande coraggio, desiderio e capacità al contatto con il selvatico e del gruppo di sei, in quattro hanno concluso concretamente, alcuni dei quali in entrambe le giornate. Potremmo descrivere tutte le prestazioni ma è sufficiente sintetizzare in una di queste che poi è un “copia e incolla” per le altre: “Ritmo, velocità, bel galoppo e cerca ariosa con costante collegamento spontaneo. Metodo di cerca e palese volontà a reperire. Bellissimo contatto sulla selvaggina”. Questo il comune denominatore che ha caratterizzato il nostro team.
Il pensiero particolare del Presidente del CIBF Marco Ragatzu: “Questo ulteriore traguardo dimostra ancora una volta ciò che per me costituisce il vero motivo di successo del lavoro che ha condotto in poco meno di vent’anni il Club: una sincera e trasparente collaborazione tra i Soci del CIBF ed il Club che non poteva che condurre a questi risultati di selezione. Abbiamo tra le file persone appassionate e anche molto capaci che non mirano a successi di protagonismo ma si impegnano per la razza. I nostri cani sono stati sempre in mano ai cacciatori e tra questi alcuni di loro hanno iniziato ad impegnarsi anche nei circuiti delle prove e nelle esposizioni, ma mai è mancata, ed io spero che mai sarà, la base venatoria, quella del cane che cresce accanto al padrone con il fucile in mano, che affronta i nostri terreni e le nostre cacce, seriamente senza “false pantomime”. Ne ho sentite fin troppe! Fortuna? No. Certo, la “dea bendata” ci mette del suo ma ciò che avete visto a questa Coppa è il bracco francese, sono esattamente così. Bene inteso, questa era una scelta ma la media dei soggetti della selezione zootecnica che gode del coordinamento del CIBF e della capacità dei Soci in piena collaborazione con questo, garantisce tale eccellente prodotto. Abbiamo fatto un lavoro serio utilizzando strumenti del passato e anche attualissimi e del domani, spingendoci anche nella ricerca di aiuto dalla scienza: ecco i risultati, cani che tengono conto sia dell’aspetto fenotipico che del potenziale genotipico nella loro unione in riproduzione, affinché si possa continuare ad avere bellissimi bracchi francesi per il cacciatore. Oggi possiamo dire di aver creato una sotto popolazione della razza nel nostro Paese e, parimenti come è accaduto per altre, la selezione italiana, la nostra cinofilia che viene considerata con rispetto e considerazione nel resto del mondo, anche per il bracco francese è stata capace di produrre nella tutela della razza dei soggetti molto importanti e che si ripetono nella progenie senza temere confronti e che vengono anche presi in considerazione nell’allevamento d’oltralpe. Proprio il giorno del mio compleanno vedo trionfare la razza che rappresento sin dai primi momenti, quel Club che abbiamo noi tutti voluto e per il quale abbiamo combattuto tanto, e ammiro, con le lacrime agli occhi, quel cane in mano al giovane Amico che solca i forti pendii di Pian di Spino quasi volando per quanto veloce, e poi eccolo là: lo voleva, lo ha trovato e lo ha fermato per tutti Noi. Questo è ciò che avete fatto: Roby, Otto, Maurizio, Omar e il saggio Gaincarlo, mi avete fatto regalato proprio il 1^ ottobre ciò che mai potrò dimenticare.”
Anche in questa edizione hanno partecipato i borbonesi e i blu d’Alvernia per i quali abbiamo incentivato ulteriori lavori di sviluppo. Allevatori seri promuovono una selezione che condurrà all’ottenimento di prodotti di buon livello e che sapranno in futuro dimostrare il loro potenziale e le concretezze venatorie.
Il CIBF si ripete, adesso punto e a capo.
Si riparte per quel lavoro che ci chiama, che abbiamo voluto e per il quale continueremo con serio impegno, scevro da motivazioni che non siano di puro interesse per la razza e per il benessere animale.
LE CLASSIFICHE DI PIAN DI SPINO
Sabato 30 settembre – prova internazionale su selvaggina naturale
Feal cond. Mariani CQN
Ablen del Guaredengo cond. Renzi 2° MB
Cocky di Apollo cond. Musso 2° Ecc
Made in Canada Axel cond. Mencio 1° Ecc
Domenica 1 ottobre – Prova nazionale su selvatico abbattuto
Feal cond. Mariani 1° Ecc CAC
Ablen del Guardengo cond. Renzi CQN
Cocky di Apollo cond. Musso 2° Ecc