La nostra storia, il nostro lavoro: la Coppa 2016 è nostra!

Pensieri lontani, di volti, situazioni, vicissitudini e lotte. La mente corre lontano e con gli occhi gonfi di lacrime dal buon sapore ripenso alle gallerie dell’autostrada da Genova verso Livorno, al rientro dalle prove del Club du Braque Francaise di Bouisse agli inizi del 2000. Filippo, Tullio e Marco, spinti dalla nuova passione per questa meravigliosa razza partoriscono l’idea, quella che subito insieme a Nino trova il giusto substrato per far nascere i primissimi teneri germogli. Tanto lavoro per farli sviluppare, svolto grazie a tutti voi che man mano vi siete affiancati e avete donato il vostro impegno, ogniuno con il “suo” possibile. Nasce il CIBF e lavora, sodo e seriamente, affrontando tutti i comprensibili ostacoli che un progetto di questa portata incontra sul cammino nell’importamte contesto dove intende mettersi in evidenza. Ecco cosa ieri su quel cavallo ripensavo sul limite di scoppiare a piangere di fronte al mondo: la Coppa Italia 2016 che abbiamo guadagnato tutti, presenti e non , è solo il materializzarsi dei nostri sacrifici ed impegni, tempo e risorse anche economiche sottratte alla vita quotidiana di tutti noi, alle nostre famiglie a quanto di importante abbiamo nella vita. A testa alta, sempre con obiettività, sincerità, lealtà, trasparenza e con spirito unicamente cinofilo e sportivo, siamo giunti ad oggi: in principio la nostra razza era effettivamente poco nota, vista nella migliore delle ipotesi con curiosità ma anche in modo peggiore, oggi l’Italia cinofilo-venatoria conosce bene il bracco francese e ne apprezza le indubbie qualità, in ogni senso. Nel nostro cammino abbiamo avuto sempre accanto personaggi che amicalmente ci hanno supportato ed hanno collaborato con noi, nuovi e di consolidata esperienza nonchè storicamnte noti in cinofilia. Vengo al dunque: arriviamo a Castel di Salce, ora nell’ultimo fine settimana di ottobre 2016. Pier Paolo Fondi, l’ultimo Amico guadagnato da CIBF, ospita la Coppa per la quale siamo organizzatori insieme alla SABI. Allocazione storica per la cinofilia che un tempo costituiva il riferimento di prove importanti, dalla grande cerca di allora alla caccia a starne e su selvaggina, tanto apprezzata da Personaggi di quell’epoca, primo tra tutti Silvano Sorichetti. Meravigliosi terreni con fagiani e starne in branchi presenti in numero sufficiente, e che hanno impegnato per due giornate ben cinquantanove cani di tutte le razze continentali da ferma. La nostra squadra è stata formata dall’Amico Claudio Lombardi, sapientemente e serenamente: Made in Canada Axel, (da Gard del Sandalyon e Daisy di S.Donato), Feal, (da Elfo e Bonny), Jacopo di S.Donato, (da Boscuu du Clos de Gaou e Ula), Dasy, (da Power des Pouits de Rian e Amina), Charolotte, (da Toon’s de Saint Montagne e Amina), Fedra, (da Zeta del Sandalyon e Gerry), Linus di S.Donato, (da Jacopo di S.Donato e Coe), e Ablen del Guadengo, (da Flash de Chantoizeau e Genna del Guardengo); a loro si era affiancata anche Astra, (da Dario de Felpaola e Uka). Tra nove cani i primi sei sono quelli impegnati nella Coppa. Sergio, Roberto, Mauro, Omar, Alfonso e Federico i “Cavalieri” del CIBF per questi bracchi francesi. Amici, appassionati cacciatori, onesti e sportivi, hanno portato la nostra bandiera con onore e serenità. Ben cinque risultati: Axel condotto da Roberto Renzi, (due volte in classifica), Jacopo di Sergio De Santis, Fedra di Federico Assanti e Dasy condotta da un vecchio maestro come Mauro Moretti, belli e bravi, indiscutibilmente vincitori in un confronto molto combattuto ed in una situazione che ha messo a disposizione di tutti terreni eccezionali e animali di buona qualità. Anche i qiattro borbonesi non hanno mancato di far parlare di loro: tra questi nell’occasione è Jadee, alla lesse di Tullio, che viene menzionata per la sua buona prestazione. Inoltre presente anche Fosca allevata da Elisa Picci, (il nostro riferimento per la razza tutelata dal CIBF), e condotta da Giacomo Falugiani che purtroppo non ha avuto fortuna nel concretizzare classifica. Ebbene, ci siamo arrivati e adesso l’impegno più grande è quello per adoperare un lavoro che continua con serietà e dedizione confermando e mantenendo in piena luce le qualità dei nostri cani. Un grazie di cuore a tutti, Vi abbraccio, Marco.